Il primo accenno alla presenza di una chiesa sul Doss di Andalo si trova in un urbario nel 1462, quando si richiama la relazione di Andalo con la pieve del Banale. Nel 1504 si ricorda la consacrazione dell’altare maggiore nella “chiesetta dei Santi Vito, Modesto e Crescenzia”, l’impegno “di quelli di Andalo di dotare il nuovo altare” e la presenza di un cimitero.
Al 1536 si datano i lavori per il rifacimento della chiesa, intervento necessario dovuto all’aumento della popolazione. Nel 1537 la chiesa compare fra quelle visitate dai delegati del Vescovo.
L’iscrizione del 1536 si trova ora sull’architrave della porta minore di un’altra chiesa, quella eretta al centro del paese a partire dal 1782 per fare fronte al crescente numero di abitanti nel territorio di Andalo. Dedicata ai Santi Vito, Modesto e Crescenzia Martiri, la nuova chiesa fu “compita e benedetta” nel 1783 nel luogo in cui si trova ancora oggi. Agli stessi Santi è intitolata una terza chiesa, realizzata nel 1972-1974 nella piazza San Vito.
Il primitivo edificio sul “Doss” venne abbandonato e molte sue parti furono recuperate per altre costruzioni, come ricorda Simone Weber nel suo scritto “Le chiese della Valle di Non nella storia e nell’arte” a proposito di alcune mensole di appoggio degli archi “raffiguranti teste di angeli”, prese dalla chiesa antica e reimpiegate nelle murature di alcune case del paese. Poi, a poco a poco, i crolli delle murature e la vegetazione nascosero alla vista l’edificio sacro. Della presenza di una antica chiesa sul “Doss” non rimase che il ricordo fino al ritrovamento fortuito durante i lavori dei mesi scorsi.
Fonti storiche che citano l’antica chiesa al Doss
Cronaca di Andalo – Don Roner
Andalo – Antonio Zieger
Castelli di Sporo e Belforte – Desiderio Reich